Una visione globale dell'infezione batterica
Negli ultimi 20 anni gli studi infettivologici si sono dimostrati miopi, concentrandosi sul contributo di singoli fattori rispetto all'infezione. Tale approccio comporta però il pericolo di stimare in modo eccessivo o insufficiente i fattori nell'applicazione di dati allo sviluppo della terapia antimicrobica. Il progetto PNEUMOPATH ("A comprehensive dissection of pneumococcal-host interactions") ha adottato una visione globale dei più importanti fattori ospite-microbi di cui si è osservato un massiccio coinvolgimento. L'iniziativa, finanziata dall'UE, ha studiato il batterio Streptococcus pneumoniae (S. pneumonia) e ha determinato l'importanza dei fattori di virulenza (e dei rispettivi geni) sulla patogenesi e la trasmissione. I fattori di virulenza ritenuti particolarmente importanti sono stati il livello di resistenza agli antibiotici, la suscettibilità del paziente e il sito dell'infezione. Si è tenuto anche conto dei singoli fattori di virulenza del microbo (ad esempio, la produzione di biopellicola dove i batteri si organizzano e aderiscono tra loro in "slime", ovvero "melma"). Nelle loro attività di ricerca mirata, i scienziati di PNEUMOPATH stanno utilizzando trascrittomica, proteomica e metabolomica oltre a strumenti d'avanguardia per gestire dati. Sono stati analizzati dati da tre modelli in vivo di malattia invasiva e quattro modelli di tessuto in vitro. Durante la risposta di batteri in vitro, è stata rilevata l'espressione differenziale di oltre 100 geni, mentre aderiscono alle cellule epiteliali dell'ospite. I geni per proteine di rivestimento cellulare erano più spesso up-regolati. Sono stati osservati anche i modelli di crescita e flussi specifici in base al ceppo. Tra i geni interessati vi erano quelli relativi al metabolismo aminoacido e alcuni associati alla virulenza. Nei ceppi è stato rilevato almeno un regolatore globale di espressione genica. Sono state identificate variazioni significative e distinte nei fenotipi di ceppi diversi di S. pneumonia. Poiché il progetto prosegue, si prevede che emergeranno altre scoperte. I più importanti fattori relativi a ospite e batteri rilevati nell'infezione formeranno una solida base per la diagnosi, il trattamento e la prevenzione dell'infezione.