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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Phase I/II ex vivo gene therapy clinical trial for recessive dystrophic epidermolysis bullosa using skin equivalent grafts genetically corrected with a COL7A1-encoding SIN retroviral vector

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La strategia della terapia genica per curare una malattia cutanea

L’epidermolisi bollosa distrofica recessiva (RDEB) è una grave malattia genetica rara, senza un trattamento disponibile, caratterizzata dalla formazione di bolle cutanee. Un consorzio di ricerca europeo sta testando il trattamento con terapia genica per questo disturbo genetico.

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La RDEB è causata da mutazioni del gene COL7A1, responsabile della produzione del collagene di tipo VII. Il collagene è essenziale per mantenere la struttura cutanea e garantire l’aderenza del derma e degli strati epidermici. Gli attuali protocolli per il trattamento dei pazienti con RDEB si limitano a procedure palliative, ma considerato l’impatto socioeconomico delle cure per la RDEB, sono necessari nuovi trattamenti. Il progetto GENEGRAFT, finanziato dall’UE, propone di utilizzare equivalenti cutanei autologhi geneticamente modificati per esprimere il collagene di tipo VII. Si prevede di esprimere il gene COL7A1 tramite un vettore retrovirale auto-inattivante sicuro, che sarà prodotto in condizioni di norme di buona fabbricazione (GMP) cliniche. Dopo la convalida preclinica di questo approccio di terapia genica, i membri del consorzio sperano di estenderla all’uomo eseguendo una sperimentazione clinica di fase 1 e 2. Finora hanno identificato 42 pazienti eleggibili per il reclutamento in Europa. I 10 candidati migliori saranno sottoposti ai test per la capacità proliferativa dei cheratinociti per la selezione finale di un massimo di 6 candidati maggiormente adatti alla sperimentazione. Gli scienziati hanno identificato i reagenti necessari e ottimizzato i protocolli per la generazione di equivalenti cutanei geneticamente corretti dalle cellule dei pazienti. I ricercatori monitoreranno anche la sicurezza dell’impianto svolgendo regolari test per il controllo della qualità. Le risposte immunitarie dei pazienti al collagene di tipo VII saranno valutate tramite test ELISA ed ELISPOT. Per convalidare il processo di produzione di grandi equivalenti cutanei composti da cheratinociti e fibroblasti umani normali, questi sono stati trapiantati sull’ipoderma di maiali di 8 settimane e monitorati per 1 mese. I risultati hanno dimostrato la formazione di un’epidermide ben differenziata aderente al derma sottostante. Finora i chirurghi hanno convalidato la procedura di produzione, gestione e trasporto per i grandi equivalenti cutanei, la procedura chirurgica e il collante chirurgico da utilizzare per migliorare l’aderenza del trapianto all’ipoderma sottostante. In generale la nuova strategia proposta da GENEGRAFT affronta la diversità clinica e molecolare dei pazienti con RDEB. Ha una grande potenzialità per fornire una soluzione sicura e permanente ai pazienti di RDEB, modificando geneticamente cellule epidermiche autologhe e impiantandole.

Parole chiave

Terapia genica, epidermolisi bollosa distrofica recessiva, formazione di bolle cutanee, collagene, vettore retrovirale

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