I meccanismi dell’iperinfiammazione
La CGD è una malattia da immunodeficienza primaria che colpisce una persona ogni 200 000. Generalmente viene diagnosticata negli anni della prima infanzia ed è caratterizzata da gravi infezioni batteriche e micotiche ricorrenti che interessano i polmoni, la pelle, il fegato, i linfonodi e il tratto gastrointestinale. La CGD è legata a deficienze genetiche che compromettono la produzione di specie reattive dell’ossigeno nei macrofagi e nei neutrofili in reazione a un’infezione. È anche caratterizzata da iperinfiammazione, con la formazione di granulomi eccessivi e persistenti, oppure da aree di infiammazione dei tessuti contenenti neutrofili e macrofagi. Mentre di norma i granulomi servono a contrastare l’infezione, nella CGD spesso si formano anche in assenza di microrganismi. Granulomi persistenti si formano anche in altre malattie immunitarie, come la malattia di Chron e la sarcoidosi. Pertanto, se si comprendessero i meccanismi della risposta granulomatosa, i benefici non si limiterebbero alla sola CGD. Il progetto RIMINCGD (“Regulation of inflammation by macrophages in chronic granulomatous diseases”) si è occupato del ruolo dei macrofagi, i componenti più rilevanti della risposta granulomatosa infiammatoria. Nei granulomi, i macrofagi sono ingranditi (vengono denominati macrofagi epitelioidi) e talvolta contengono vari nuclei (cellule giganti plurinucleate). Il meccanismo della trasformazione dei macrofagi nel quadro della formazione del granuloma ha costituito l’oggetto centrale di questo studio. I meccanismi molecolari e cellulari sono stati studiati in vitro adottando approcci della biologia molecolare e della genetica, seguiti da studi in vivo utilizzando un modello animale. Gli scienziati del progetto hanno scoperto una nuova via della poliploidizzazione dei macrofagi e la formazione di cellule giganti plurinucleate diverse dalla già nota plurinucleazione di macrofagi indotta da citochine tramite fusione da cellula a cellula. Il meccanismo appena scoperto ha definito la crescita dei macrofagi per regolazione del ciclo delle cellule mediata da patogeni e poliploidizzazione. Questa via può contribuire al mantenimento dei granulomi durante l’immunità all’infezione micobatterica o iperinfiammazione autoimmune. I risultati ottenuti possono condurre allo sviluppo di nuove strategie terapeutiche dirette ad affrontare le risposte granulomatose iperinfiammatorie.