Metodi e tecniche avanzati per il monitoraggio degli habitat
Il progetto CHANGEHABITATS 2 (Network for habitat monitoring by airborne-supported field work – An innovative and effective process in implementation of the Habitat Directive) ha sviluppato procedure e soluzioni software per il monitoraggio e la mappatura degli habitat attraverso l’utilizzo di tecniche innovative di acquisizione di dati aerei. Per raggiungere questi obiettivi, il progetto ha coinvolto produttori ed elaboratori di dati e utenti finali allo scopo di creare una rete in grado di favorire la collaborazione tra il settore industriale e quello accademico. I lavori sono stati incentrati su due metodi complementari di acquisizione di dati di telerilevamento (Remote Sensing, RS) che si stanno diffondendo rapidamente: la scansione laser aerea (Airborne Laser Scanning, ALS) e l’immaginografia iperspettrale aerea (Airborne Hyperspectral Imagery, HS). I ricercatori hanno redatto due relazioni sulla disponibilità, la qualità e la compatibilità dei dati sugli habitat esistenti. I partecipanti all’iniziativa hanno valutato metodi di sfruttamento del potenziale di tali tecniche in termini di derivazione manuale e automatica dei parametri degli habitat. Hanno quindi raccolto dati ALS da 10 campagne di volo per una steppa, alcune praterie alcaline e alcune foreste alluvionali dell’Ungheria orientale. Le foreste di faggio sono state invece studiate nell’Ungheria occidentale e nella Germania orientale. L’ALS ha consentito ai ricercatori di eseguire la categorizzazione della vegetazione delle praterie, di ricavare una stima degli strati di legno secco e di vegetazione nelle foreste e di monitorare la qualità degli habitat delle praterie alcaline. L’HS è stata impiegata ai fini della mappatura delle specie di graminacee nell’Ungheria occidentale. Nell’ambito dell’iniziativa CHANGEHABITATS 2 è stato inoltre condotto un lavoro sul campo di mappatura degli habitat di questi siti incentrata su importanti caratteristiche relative alla conservazione della natura e al telerilevamento. Le informazioni sulle proprietà degli habitat ricavate dal lavoro sul campo sono state messe in relazione con i parametri strutturali ottenuti dalle indagini aeree finalizzate alla deduzione automatica dei parametri degli habitat. Ciò ha reso possibile l’attuazione di metodi di identificazione automatica di strati di foreste a partire dai dati ALS in base alle specifiche di Natura 2000. Altri esercizi applicativi e di modellazione hanno dimostrato la compatibilità dei dati ALS e HS per la valutazione degli habitat con il metodo basato sul campo esistente. Successivamente, il gruppo di lavoro ha generato nuovi dati per lo sviluppo rapido delle tecnologie di elaborazione e di interpretazione delle informazioni relative alla complessa copertura del suolo. Il nuovo metodo di valutazione della qualità degli habitat è conforme ai requisiti in termini di monitoraggio previsti da Natura 2000. I lavori progettuali e le attività in corso promettono risparmi equivalenti a quasi un miliardo di euro insieme a lavori sul campo meno gravosi e più economici e a una maggiore precisione e omogeneità dei dati. Questi sviluppi spianano inoltre la strada a un nuovo mercato di dispositivi e di servizi di acquisizione di dati correlati al monitoraggio e alla protezione ambientali.
Parole chiave
Monitoraggio degli habitat, Natura 2000, CHANGEHABITATS 2, scansione laser aerea, immaginografia iperspettrale