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Contenuto archiviato il 2024-05-28

Development of a strategy to treat limb-girdle muscular dystrophy (LGMD2A) using combined cell and gene therapy strategies

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Una nuova terapia per la distrofia muscolare

La ricerca dell’UE sta lavorando su un tipo di distrofia muscolare (DM) comune nella Regione Basca, per il quale attualmente non esiste alcuna cura.

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La DM porta alla formazione di muscoli difettosi e a una conseguente progressiva debolezza muscolo-scheletrica, fino alla morte delle cellule e dei tessuti muscolari. La DM può avere varie forme. Diverse mutazioni del gene Calpaina 3 causano la distrofia muscolare dei cingoli di tipo 2A (LGMD2A), per esempio, e sfortunatamente attualmente non esistono cure per questo tipo di distrofia muscolare, che è comune nella regione basca. Il progetto LGMD2A, finanziato dall’UE, ha condotto le prove su un modello cellulare, con l’obiettivo di raccogliere maggiori informazioni su questa patologia. Per testare gli approcci terapeutici ex-vivo, i ricercatori hanno sviluppato un nuovo modello cellulare umano funzionale di LGMD2A che mostra una capacità contrattile spontanea. Il risultato sono miotubi umani che mostrano una più alta maturazione, più paragonabile alle fibre muscolari. I miotubi umani differenziati sotto impalcature della matrice extracellulare sono un modello di prova molto promettente poiché mostrano onde di calcio spontanee che precedono la contrattilità e una struttura del sarcomero ben sviluppata. I miotubi umani con una deficienza di Calpaina 3 mostrano un maggiore stress ossidativo, un aumento dei livelli di calcio intracellulare a riposo e una ridotta espressione delle pompe del calcio nel reticolo sarcoplasmatico: SERCA1 e SERCA2. Si sta testando anche l’aggiunta di composti farmacologici volta a stabilizzare i livelli di calico e/o ridurre lo stress ossidativo. I risultati preliminari sembrano positivi e diversi composti sono in grado di ridurre i livelli di stress ossidativo dei miotubi distrofici. Al termine di tutti i test, i ricercatori intendono brevettare il farmaco più promettente in termini di potenziale clinico. Gli scienziati del progetto LGMD2A prevedono che il sistema modello sarà utile per lo sviluppo di una terapia combinata della malattia e permetterà di aumentare le conoscenze in proposito. Le applicazioni potranno inoltre estendersi al trattamento anche di altre patologie muscolari e cardiache.

Parole chiave

Distrofia muscolare, terapia, LGMD2A, modello cellulare, miotubo, omeostasi del calcio, stabilizzatore, farmaco

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