Una nuova prospettiva sulle visioni del mondo classiche
Una migliore comprensione dell’espansione europea oltremare è possibile in parte grazie al ruolo della storia classica. Geografi, filosofi, condottieri militari e storici sono stati influenzati dalla storia classica dell’epoca greca e romana. Gli usi degli studi classici all’inizio dell’epoca moderna hanno avuto la loro parte di contraddizioni, paradossi e interpretazioni sbagliate. Questo è vero specialmente per quanto riguarda il modo in cui sono stati rappresentati soldati, marinai e governanti. Un progetto finanziato dall’UE, EMPIRECLASICS, ha assunto un approccio diverso verso l’esame di come gli studi classici sono stati usati all’inizio dell’era moderna per analizzare tali disparità. Le fonti principali erano cronache, storie e racconti di viaggio del periodo compreso tra il 1500 al 1700, insieme alle traduzioni, le edizioni e i commenti agli autori classici. Il progetto si è concentrato sull’espansione portoghese precisamente nel momento in cui si stava scoprendo un mondo più grande. Usando un approccio stratificato per esaminare i modi in cui gli europei percepivano il loro mondo, il progetto ha cercato di scoprire i pregiudizi, gli stereotipi e le false credenze che predominano nella moderna comunicazione culturale. Mettendo in evidenza la centralità dell’attività militare nei primi imperi moderni, si può capire meglio la nozione della monarchia portoghese. Inoltre il modo in cui l’etnografia greca e romana sono state usate nella prima era moderna è stato analizzato per trarre conclusioni sui racconti degli autori portoghesi. Il lavoro permette di capire meglio le modalità del passato, ma anche attuali, della comunicazione culturale in Europa.
Parole chiave
Espansione europea, storia classica, cultura classica, espansione portoghese
