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Contenuto archiviato il 2024-05-27

Molecular regulation of blood coagulation factor V: from snakes to humans

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Imparare dai serpenti

Utilizzando il veleno dei serpenti come sistema modello per la coagulazione del sangue, uno studio europeo ha cercato di approfondire il meccanismo che si trova alla base di questo processo vitale e altamente regolato.

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In seguito a un danno vascolare, si attiva una serie di eventi che porta alla guarigione della ferita e alla protezione perdite di sangue eccessive. La mancata attivazione della risposta che porta alla formazione del coagulo è riconducibile a malattie che, come l’emofilia, possono determinare sanguinamenti potenzialmente mortali. La formazione di coaguli di sangue si basa sull’attivazione e l’adesione delle piastrine, oltre che di numerosi enzimi e fattori di coagulazione. Gli enzimi partecipanti sono complessi di grandi dimensioni costituiti da una proteasi e da un cofattore che potenzia l’attività dell’enzima. La nostra conoscenza del modo in cui questi enzimi giungono sul sito della lesione e di come la superficie lesionata propaga la reazione di coagulazione è ancora incompleta. Il fattore di coagulazione V agisce come precursore del fattore Va, il cofattore della serina proteasi Xa, che converte la protrombina in trombina, un enzima regolatore fondamentale in questo processo. L’interazione di Xa con Va aumenta sensibilmente la velocità catalitica, evidenziando il significato biologico del fattore V. Nel tentativo di fare luce su questo processo, gli scienziati del progetto MOREFV (“Molecular regulation of blood coagulation factor V: From snakes to humans”), finanziato dall’UE, hanno cercato di raccogliere ulteriori informazioni sui meccanismi molecolari che regolano l’assieme dei cofattori enzimatici durante la coagulazione. Per agevolare il lavoro, hanno adottato una strategia innovativa, basata su un cofattore che si trova nel veleno del serpente bruno orientale (Pseudonaja textilis), molto diffuso in Australia. Un aspetto interessante è che questo cofattore non richiede una superficie di membrana per creare l’assieme del complesso enzimatico. Per chiarire quale regione conferisce le caratteristiche di indipendenza dalla membrana del veleno V del serpente, i ricercatori hanno creato chimere serpente-uomo del cofattore V di coagulazione del sangue. Le successive analisi biochimiche di queste varianti indicano che il complesso enzimatico del veleno del serpente funziona in modo diverso rispetto all’equivalente umano. Questa scoperta ha aperto nuove prospettive di ricerca sul meccanismo che regola i complessi enzimatici essenziali per la coagulazione sanguigna. Queste informazioni aiuteranno a sviluppare nuove terapie e nuovi obiettivi per il ripristino dell’omeostasi nei casi di un sistema di coagulazione sregolato o iperattivo.

Parole chiave

Serpenti, coagulazione sanguigna, formazione di coaguli, emofilia, regolazione molecolare

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