Il monitoraggio dei vulcani dallo spazio
Nel quadro del Monitoraggio globale per l'ambiente e la sicurezza (GMES), ora chiamato Copernico, il progetto EVOSS(si apre in una nuova finestra) ("European volcano observatory space services") ha sviluppato un osservatorio vulcanico basato sui satelliti. Un "cloud" di server di computer specializzati raccoglie e monitora automaticamente i vulcani in eruzione in Africa ed Europa e sulle isole vulcaniche negli oceani circostanti. In particolare, il sistema misura le eruzioni in tre modi diversi: il calore emanato da un vulcano, la cenere e i gas che fuoriescono, e i cambiamenti fisici sulla superficie terrestre. Queste letture sono sottoposte a convalida inter-satellitare per ridurre al minimo gli errori e aiutare gli scienziati a prevedere meglio il comportamento probabile di un vulcano nel futuro, per esempio se l'attività aumenta o diminuisce. Il sistema è stato progettato per funzionare in casi di attività vulcanica instabile o di eruzioni. Uno studio, svolto nell'ambito del progetto EVOSS, ha dimostrato che in principio questo è attuabile con la nuova generazione di satelliti e sarà più efficace nel futuro. Durante la durata del progetto, tre eventi sono stati molto importanti nel convalidare i concetti e i servizi. Il primo, a Nabro in Eritrea, ha visto questo remoto vulcano emanare una nuvola enorme di cenere, vapore e biossido di zolfo. Tuttavia, in assenza di informazioni sulle attività vulcaniche nel passato, la progressione eruttiva continuò senza alcun monitoraggio terrestre. Utilizzando il sistema satellitare, EVOSS è stato in grado di rilevare e osservare 36 giorni completi di attività nel 2011. Gli altri due eventi erano legati all'attività permanente dell'elevato lago di lava Nyiragongo e all'eruzione del monte Nyamulagira, che iniziò nel 2011. Entrambe ebbero luogo nella Repubblica Democratica del Congo, e hanno dimostrato la necessità di dati satellitari. Il sistema EVOSS ha inoltre rilevato incendi boschivi in Sicilia e Tanzania e li ha distinti dagli eventi vulcanici. Guardando verso il futuro, il team EVOSS spera di dimostrare ulteriormente il potenziale del rilevamento a distanza per migliorare la capacità di reazione degli osservatori vulcanici dell'UE. Gli studiosi hanno inoltre intenzione di allargare il sistema per prevedere e monitorare le attività vulcaniche in America e in Asia, e di divulgare i dati in tempo reale alla protezione civile.