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NOVEL PREP1-DEPENDENT TRANSCRIPTIONAL NETWORKS IN THE CONTROL OF INSULIN SENSITIVITY

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Studiare le reti che controllano la sensibilità insulinica

Il diabete di tipo 2 e l'obesità sono considerati le sindromi metaboliche predominanti dei paesi sviluppati. Un consorzio europeo ha indagato sul ruolo potenziale di fattori di trascrizione nello sviluppo di tali malattie metaboliche.

Oltre alla dieta, le prove accumulate indicano il coinvolgimento del coattivatore 1 di PPAR-gamma (PGC-1 alfa) quale gene della suscettibilità nel diabete di tipo 2 e nell'obesità. Un precedente lavoro svolto dai membri del consorzio Prepobedia ha dimostrato che l'espressione dell'inibitore del gene PGC-1 alfa gene (p160MBP) è controllata dal gene Prep1, un fattore chiave dello sviluppo e della funzione del pancreas. Animali transgenici che esprimevano livelli inferiori del gene Prep1 hanno dimostrato un aumento di sensibilità insulinica, implicandone la presenza nell'omeostasi energetica e nell'obesità. Proponendosi di far progredire le conoscenze sul gene Prep1, il progetto Prepobedia ("Novel prep1-dependent transcriptional networks in the control of insulin sensitivity"), finanziato dall'UE, si è occupato di delineare i meccanismi molecolari della sua funzione. Utilizzando specifici topi transgenici Prep1, i ricercatori hanno scoperto il ruolo della proteina nel meccanismo lipidico. L'analisi del RNA e dell'immunoprecipitazione della cromatina (ChIP) in embrioni di topo hanno identificato geni bersaglio Prep1 e hanno reso più facili le indagini relative all'impatto dell'assenza o della mutazione di Prep1. I risultati hanno indicato che il Prep1 ha interessato, in particolare, meccanismi cellulari basilari e geni importanti, tra cui i geni homeobox (Hox). L'analisi genetica umana su grande scala non è riuscita a identificare il gene Prep1 come causa putativa quantomeno di alcuni casi di diabete di tipo 2 o di obesità. Tale impossibilità si spiega con il fatto che il Prep1 incide su funzioni più essenziali, oscurando effetti a valle. In effetti, è stato dimostrato che la completa assenza di Prep1 induce le cellule all'apoptosi in condizioni di danno del DNA in una maniera dipendente da p53. Tale osservazione ha condotto gli scienziati a indagare sul Prep1 nel cancro, rivelando una nuova capacità del gene di agire come soppressore tumorale. Lo studio Prepobedia ha chiarito nuovi aspetti delle funzioni del gene Prep1 e ne ha identificato il coinvolgimento in importanti processi cellulari. Anche se i dati prodotti non sono riusciti a rivelare una concreta associazione con i disturbi metabolici, dovrebbero consentire di comprendere meglio come le mutazioni di Prep1 possano incidere sulla salute umana.

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