Un programma per il reattore europeo di prossima generazione
L’energia nucleare ha emissioni di carbonio per ciclo di vita simili all’energia eolica e geotermica ed elimina le influenze geopolitiche che hanno un effetto negativo su affidabilità e costi. La comunità nucleare dell’UE e la relativa piattaforma tecnologica per l’energia nucleare sostenibile (Nuclear Energy Technology Platform, SNETP) hanno stabilito una tabella di marcia per lo sviluppo in cui la tecnologia dei reattori veloci a sodio (SFR) ricopre un ruolo fondamentale. Il programma degli esperti prevede il lancio di uno di questi dispositivi in Europa intorno al 2040 e di un dimostratore funzionante tra il 2020 e il 2025. Il progetto CP-ESFR (“Collaborative project on European sodium fast reactor”), finanziato dall’UE, ha organizzato e realizzato una parte importante del lavoro di ricerca e sviluppo indicato nella tabella di marcia. Le attività coprivano gli aspetti tecnici dell’ottimizzazione dell’architettura del reattore, i combustibili e i cicli di combustibile. Il lavoro tecnico rientrava in un insieme di misure per una migliore sicurezza, un minore rischio finanziario e una gestione efficace dei materiali nucleari per ridurre al minimo l’impatto ambientale e la proliferazione. Gli scienziati si sono occupati di tutte le questioni presentate nell’ambito della proposta progettuale originaria, contribuendo, allo stesso tempo, a un notevole miglioramento delle competenze europee sugli SFR. L’identificazione di un nuovo modello di nocciolo offrirà un livello di sicurezza e capacità potenziate in termini di trasmutazione, che rappresenta un aspetto di fondamentale importanza contemplato nei moderni programmi di energia nucleare. Le fonti di radioattività a lungo termine vengono convertite in materiali stabili o di breve durata (inferiore ai 30 anni) riducendo, in tal modo, i pericoli che minacciano le persone e l’ambiente. Il gruppo di lavoro ha stilato un centinaio di relazioni in cui sono stati illustrati vari modelli di noccioli e di reattori, i principali componenti e fluidi dei reattori e le relative soluzioni sul piano della sicurezza. Gli esperti si sono inoltre occupati dello stato attuale di codici e standard allo scopo di garantire un allineamento del lavoro di sviluppo ai quadri normativi attuali e futuri. Grazie alla creazione di un reattore veloce a sodio europeo, che prende in considerazione il panorama e le specificità tecnologiche dell’UE, l’iniziativa CP-ESFR ha messo a disposizione della Piattaforma tecnologica per l’energia nucleare sostenibile risorse di importanza cruciale. Il ruolo centrale conferito alla sicurezza, all’efficienza e all’efficacia in termini di costi dovrebbe portare a una versione europea socialmente accettabile, nonché a un sostegno diffuso di questa alternativa sostenibile ed ecologica ai combustibili fossili.
Parole chiave
Reattore veloce a sodio, reattore veloce a sodio europeo, architettura del reattore, combustibili, cicli del combustibile