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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Directed Evolution of Small-Molecule Cancer Therapeutics

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Una nuova terapia oncologica

Un progetto che ha indagato sui modi per ripristinare l’azione di un gene anticancro naturale potrebbe in futuro offrire trattamenti alternativi per la principale causa del cancro.

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Il cancro, causato da mutazioni genetiche che si traducono in una crescita incontrollata delle cellule, uccide 1,7 milioni di persone ogni anno nella sola Unione europea. Sebbene molte mutazioni di geni diversi siano responsabili di diversi tipi di cancro, la più grande singola causa della crescita tumorale riguarda mutazioni nella proteina p53, un soppressore tumorale. Conosciute come guardiani del genoma, le proteine funzionali p53 proteggono il DNA e le cellule dai danni causati dalle mutazioni. Lo fanno attraverso l’attivazione di proteine che riparano il DNA danneggiato e bloccando la divisione cellulare mentre le proteine di riparazione compiono il loro lavoro. Se, tuttavia, il DNA danneggiato non può essere riparato, la proteina p53 uccide le cellule contenenti il DNA mutante per evitare la crescita incontrollata e la formazione di tumore. Per portare a termine il suo importante lavoro, la molecola p53 ha bisogno di assumere una particolare forma 3D. Le mutazioni che cambiano la forma della p53, rendono inattiva la proteina, lasciando il genoma non custodito e la crescita cellulare incontrollata. L’idea dietro il progetto DEVOCAT (Directed evolution of small-molecule cancer therapeutics), finanziato dall’UE, era quella di sviluppare farmaci che possono ripristinare la forma della p53 mutata, ristabilendo la sua attività antitumorale. I ricercatori hanno progettato batteri per produrre migliaia di piccole molecole che vantano attività chimiche e strutture altamente diversificate. Essi hanno quindi cercato le molecole che si legano alla p53 mutata per ripristinare la sua forma. Dopo aver selezionato i candidati promettenti, i ricercatori hanno verificato se la loro associazione alla proteina p53 ha migliorato la stabilità e la funzione della proteina. Non hanno potuto dimostrare, in relazione alle cellule del cancro, che l’associazione con queste piccole molecole ripara la mutata attività antitumorale della proteina p53. Ciononostante, le idee dietro al progetto DEVOCAT offrono un’alternativa promettente per gli approcci standard inerenti alla terapia del cancro.

Parole chiave

Terapia del cancro, mutazioni genetiche, tumore, p53, attività antitumorale

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