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Contenuto archiviato il 2024-05-28

Botanical plant Protection agent from Larix by-products

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Protezione delle piante con estratti arborei

Gli agricoltori devono combattere una battaglia continua contro parassiti e malattie, e il cambiamento climatico potrebbe aumentare la loro incidenza e gravità. Dal momento che l’utilizzo di agenti chimici per combattere i patogeni delle piante è limitato allo scopo di proteggere l’ambiente e la salute umana, occorrono prodotti eco-sostenibili.

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Il progetto PROLARIX (Botanical plant protection agent from Larix by-products) è stato avviato per trasformare la ricerca riguardante l’uso di bioestratti ottenuti da sottoprodotti delle foreste in un modello aziendale che funziona per le piccole aziende europee nel settore della selvicoltura e dell’agricoltura. L’obiettivo dell’iniziativa era di favorire la valorizzazione commerciale degli estratti del larice (Larix) come prodotto per la protezione delle piante (plant protection product, PPP). Il progetto FORESTSPECSI del Settimo programma quadro (7° PQ) ha mostrato che i componenti dei sottoprodotti del Larix, conosciuti come Larixyne, sono promettenti come fungicida. Il Larixyne è altamente efficace contro le principali malattie agricole, e ha un basso impatto ambientale. Potrebbe inoltre generare un notevole valore aggiunto nell’industria della silvicoltura e nella produzione europea di tecnologie intelligenti per la protezione delle colture. Portare i possibili PPP sul mercato richiede un considerevole investimento sotto forma di registrazione e sviluppo del mercato. Per queste ragioni, è fondamentale fornire le informazioni necessarie allo scopo di prevedere l’entità dell’investimento e il tempo richiesto per la registrazione di un nuovo PPP secondo la legislazione dell’UE. I ricercatori hanno pertanto identificato una formulazione che funzioni dal punto di vista economico e tecnico dell’estratto di Larix, e questo porterà a un prodotto finale che potrebbe essere lanciato sul mercato. Sono state identificate tre specie di Larix – L. decidua, L. gmelinii e L. kaempferi – e la materia prima per l’estrazione del Larixyne è disponibile su scala commerciale. L’ampiamento dell’estrazione è stato esplorato e ulteriormente ottimizzato in un impianto di estrazione pilota. Il risultato è stato lo sviluppo di due formulazioni di Larixyne per l’uso sul campo. Entrambe le formulazioni avevano un ottima durata di conservazione – nessuna riduzione dell’attività dopo 24 mesi di stoccaggio – e utilizzabilità. L’estratto di Larix è stato testato in un’ampia gamma di condizioni su piante di vite per comprendere il suo potenziale e i suoi limiti in condizioni reali. Il suo uso su piante di vite biologiche ha fornito inoltre informazioni sulla facilità di utilizzo e sulla sua compatibilità con le buone pratiche agricole nella protezione della vite. Inoltre, valutando l’effetto dell’estratto di Larix su ulteriori colture bersaglio, i ricercatori sono riusciti a identificare delle aggiuntive opportunità di mercato sotto forma di differenti colture e malattie. Le informazioni acquisite attraverso PROLARIX costituiranno quindi la base di un piano d’azione per la registrazione e l’introduzione dell’estratto di Larix sul mercato.

Parole chiave

PROLARIX, Larix, bioestratto, silvicoltura, agricoltura, Larixyne, protezione delle colture, L. decidua, L. gmelinii, L. kaempferi

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