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Small Molecule Inhibitors of the Trimeric Influenza Virus Polymerase Complex

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Stop all'invasione influenzale

È difficile trovare qualcuno che non abbia mai avvertito i sintomi dell'influenza, una malattia molto infettiva che causa epidemie annuali; il virus è responsabile anche di pandemie ricorrenti, che con i loro effetti letali possono seminare il panico in tutto il mondo.

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L'arma principale dell'uomo per combattere l'influenza è rappresentata dalla scoperta e dall'uso di vaccini grazie ai quali il sistema immunitario riconosce e distrugge l'agente patogeno invasore. Un risultato della dipendenza dai vaccini è stato la limitata disponibilità di farmaci antivirali che inibiscono lo sviluppo del virus invece di distruggerlo. La scoperta di farmaci antivirali sicuri ed efficaci implica notevoli complessità, perché il virus impiega le cellule dell'ospite per replicarsi. Il problema è quindi consistito nella scoperta di farmaci in grado di interferire con il virus senza danneggiare le cellule dell'ospite. Gli effetti dell'influenza vengono mitigati grazie a due classi di farmaci. Il gruppo di farmaci sviluppati per primi e più convenienti presenta alcuni problemi: questi farmaci non possono essere assunti in gravidanza, i pazienti anziani possono assumerli solo a dosi ridotte e per altri pazienti, infine, l'assunzione di tali farmaci implica la necessità di un attento monitoraggio. Un ulteriore problema è rappresentato dallo sviluppo della farmacoresistenza da parte degli agenti patogeni. La seconda classe di farmaci, più recente, è costituita dagli inibitori della neuraminidasi (NA), più sicuri ma più costosi e meno facilmente reperibili. Gli scienziati, poi, hanno scoperto che gli agenti patogeni sviluppano più rapidamente una forma di resistenza agli inibitori della neuraminidasi. In un quadro simile, quindi, emerge la necessità urgente di scoprire nuove terapie più efficienti per inibire la replicazione del virus dell'influenza. Con il progetto Fluinhibit ("Small molecule inhibitors of the trimeric influenza virus polymerase complex") sono state sviluppate nuove tecniche all'avanguardia per combattere il virus influenzale. Il principale obiettivo di questo progetto finanziato dall'UE era identificare piccole molecole che inibiscono l'azione dell'enzima polimerasi nell'influenza e scoprire se sono adatte come nuovi farmaci antivirali. Data la limitata interazione tra i ceppi virali, l'ago della bilancia si sposta sugli inibitori, che implicano un rischio minore di sviluppo di farmacoresistenza rispetto alle terapie tradizionali. Si tratta di un vantaggio importante nella gestione di virus che mutano rapidamente come quello dell'influenza. I partner del progetto hanno sviluppato una tecnica ad elevata capacità per lo screening di grosse librerie chimiche, i cui risultati sono stati analizzati tramite saggi basati sulle cellule. I principali candidati per i ceppi influenzali che colpiscono gli uomini e i volatili sono stati identificati, e in futuro saranno sottoposti a uno sviluppo preclinico. I risultati del consorzio Fluinhibit saranno utili per prevenire le epidemie influenzali e ridurre il rischio che i virus sviluppino una farmacoresistenza alle nuove terapie, proteggendo la salute e la vita degli europei.

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