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Contenuto archiviato il 2024-05-27

TOWARDS SAFE AND EFFECTIVE IMMUNOTHERAPY OF PERSISTENT LIFE-THREATENING FOOD ALLERGIES

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Trattamento delle allergie alimentari

La maggior parte delle allergie alimentari (food allergy, FA) sono malattie croniche che durano tutta la vita e colpiscono circa 10 milioni di europei. Un trattamento curativo per le allergie alimentari è l’unico modo per alleviare questi disturbi potenzialmente letali.

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Attualmente, il trattamento delle FA consiste nell’evitare completamente ciò che le scatena e nel ricorrere a trattamenti di emergenza, come un’iniezione di epinefrina, in caso di esposizione accidentale. Alcune allergie sono state trattate con una immunoterapia specifica (specific immunotherapy, SIT), in base alla quale i pazienti si sottoponevano mensilmente a iniezioni di estratti di allergeni per 3-5 anni. Per la gravità e l’imprevedibilità delle reazioni, tuttavia, la SIT non può essere utilizzata per trattare le allergie alimentari. Per il trattamento dell’asma, l’immunoterapia per via sottocutanea è molto efficace. Il progetto FAST (Towards safe and effective immunotherapy of persistent life-threatening food allergies) ha lavorato per trovare soluzioni efficaci per il trattamento delle FA. Un punto cruciale che i ricercatori dovevano affrontare era quello di indebolire gli allergeni prima di utilizzarli nelle sperimentazioni cliniche in diversi centri. Anche la giusta capacità di efficacia va tenuta in considerazione. L’allergia al pesce è collegata alla parvalbumina e il progetto FAST ha modificato l’allergene usando tecniche biotecnologiche. È riuscito a sviluppare un vaccino candidato con un profilo di sicurezza migliorato. Il vaccino è stato testato per la prima volta sull’uomo in due centri, in una prova di sicurezza di fase I/IIa, su 15 pazienti. A questa è seguita una prova di fase II in sei paesi con 41 pazienti. In entrambe le prove, il vaccino si è dimostrato sicuro e ben tollerato, senza gravi effetti collaterali. Il trattamento ha prodotto una notevole quantità di anticorpi IgG nei pazienti con allergia al pesce. L’efficacia è stata valutata prevalentemente misurando la soglia per il pesce in una sfida alimentare in doppio cieco controllata con placebo. La metà dei pazienti ha mostrato sintomi soggettivi e l’altra metà aveva sintomi obiettivi. I pazienti con i sintomi soggettivi mostravano un forte miglioramento con il solo placebo, rendendo l’analisi di gruppo inconcludente. Il team ha quindi analizzato separatamente i pazienti con sintomi oggettivi. Il trattamento attivo ha innalzato la soglia, benché sia necessario un più ampio campione per confermare questo risultato. I risultati del progetto FAST sull’allergia al pesce sono promettenti e il team ritiene che siano garantiti ulteriori studi, soprattutto sui bambini. L’alimentazione di bambini e adulti è limitata dalle allergie al pesce, un elemento fondamentale di una dieta sana. Utilizzando i dati di FAST come solida base di conoscenze, l’ulteriore ricerca potrebbe avere successo nel trovare una soluzione sicura per le FA, risolvendo un importante problema nutrizionale dovuto alle limitazioni alimentari.

Parole chiave

Trattamento, allergia alimentare, allergene, FAST, sperimentaziona clinica

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