Recettori delle cellule T: trovare un equilibrio per combattere il cancro
Nonostante l'ambiente attorno a un tumore e ad altri fattori biologici sia importante, è noto che i linfociti T CD8+ citotossici hanno un ruolo fondamentale nella risposta antitumorale. Pertanto un trasferimento adottivo di linfociti reattivi al tumore si può usare per "arbitrare" la regressione di grandi tumori solidi nei pazienti oncologici. Per evitare la necessità di isolare e produrre linfociti reattivi al tumore già presenti nell'organismo umano, è possibile ingegnerizzare le cellule per esprimere un mediatore del recettore delle cellule T (TCR) specifico del tumore. Questa strategia innovativa ha dimostrato di poter provocare una regressione del tumore nei pazienti terminali con melanoma che in precedenza non rispondevano ad altri trattamenti. Ma nonostante il TCR a elevata affinità possa offrire capacità citotossiche promettenti, esagerando si potrebbe danneggiare la funzione delle cellule T. Sono quindi necessarie maggiori informazioni sull'affinità TCR adatta. Il progetto Role of TCR affinity sta cercando di dimostrare che l'affinità del recettore delle cellule T può influenzare l'attività dei linfociti nel trattamento TCR-transfer. La sfida accettata dai ricercatori è definire un intervallo ottimale dell'affinità TCR per preparare una risposta antitumorale citotossica efficiente. Per testare la loro ipotesi, i partner di progetto hanno finora creato e isolato TCR e hanno costruito e convalidato una piattaforma retrovirale per studiare la specificità e la differenziazione delle catene TCR. Il lavoro continua e l'equipe punta a finalizzare la caratterizzazione dell'attività dei mutanti, a testare combinazioni adatte di catene alfa e beta mutate e di perfezionare il suo approccio di trasduzione in splenociti di ratto o topo (tipi di globuli bianchi nella milza). Usando un modello di melanoma, i ricercatori di Role of TCR affinity trasferiranno le popolazioni TCR mutanti con diverse affinità e analizzeranno l'attività ottenuta. Si otterranno così maggiori informazioni su come l'affinità TCR influenza la risposta antitumorale citotossica. L'equipe prevede che un risultato positivo del progetto rivelerà come il sistema immunitario sia in grado di riconoscere ed eliminare le cellule tumorali in relazione al trattamento TCR-transfer. Questo a sua volta potenzierà i tentativi di migliorare le immunoterapie esistenti individuando in modo più efficiente le cellule tumorali.