Sostenere la ricerca sui prodotti naturali in Italia
Il progetto di formulazione di farmaci è stato enormemente facilitato e migliorato dai metodi computazionali che integrano simulazioni quanto-meccaniche, applicabili in particolare nel calcolo dell'interazione di enzimi implicati nelle reazioni mediate da metalli. Il gruppo NeaNAT, con sede presso il Dipartimento di chimica delle sostanze naturali dell'Università Federico II di Napoli, è stato attivamente impegnato nell'isolamento e nell'identificazione di prodotti naturali di origine marina. Il suo campo d'azione recentemente si è ampliato con l'inclusione dello studio dell'attività biologica e farmacologica dei composti isolati e della relativa biosintesi. Ne deriva l'indispensabilità di competenze per studiare la via biogenetica di un prodotto naturale, onde conservare al NeaNAT un ruolo primario nel suo campo. Per realizzarla, il progetto NATPHARMA finanziato dall'UE si è proposto di rafforzare le strutture di ricerca e il potenziale umano del gruppo NeaNAT, nonché di migliorarne le connessioni con altri istituti di ricerca. L'iniziativa NATPHARMA vi ha contribuito attraverso l'acquisto di uno spettrometro di massa ad alta risoluzione Orbitrap, che aumenterà notevolmente le capacità analitiche del gruppo NeaNAT. Inoltre, il gruppo ha acquisito un potente hardware sotto forma di sistema di elaborazione ad alte prestazioni (high-performance computer - HPC) nonché un'infrastruttura computazionale software a supporto dell'analisi computazionale dei suoi dati. Sono stati anche assunti ricercatori esperti in geni biosintetici e in calcoli quanto-meccanici per le interazioni di farmaci candidati. Tali provvedimenti hanno enormemente aumentato le potenzialità di ricerca, espandendo anche ulteriormente la rete del gruppo NeaNAT, grazie alle visite di eminenti ricercatori di tutta Europa. Sono state acquisite nuove tecniche, come l'analisi T-RFLP (Terminal Restriction Fragment Length Polymorphism – polimorfismo di lunghezza dei frammenti terminali di restrizione) e sono stati portati avanti progetti. Ad esempio, sono stati sviluppati inibitori della FAAH e della COX2 come possibili analgesici e sono stati identificati analoghi del metabolita batterico bioattivo denominato hormaomycin. Per rendere nota questa sua nuova competenza alla comunità internazionale e instaurare nuovi collegamenti con il mondo accademico e con le imprese, il gruppo NeaNAT ha organizzato l'incontro "NatPharma: Nature aided drug discovery (NADD)". All'incontro sono convenuti oltre 140 partecipanti di 9 paesi europei e sono pervenuti riscontri estremamente positivi. Nel loro complesso, dalle attività del progetto NATPHARMA non solo si profila un ampliamento delle conoscenze e delle capacità scientifiche del gruppo NeaNAT, ma anche la reale concretizzazione di un modello completo per lo sviluppo di farmaci ottenuti da risorse naturali.